Il taichi è un’arte

Lo sappiamo tutti, ma qualche volta lo dimentichiamo: il taichichuan è un’arte. Marziale, d’accordo, ma sempre arte è. E come le altre arti, necessita di tanto esercizio. Un pianista, ad esempio: quante ore al giorno si esercita per trovare il tocco giusto sulla tastiera? E chissà quante volte ripete lo stesso brano – per trovare l’esecuzione perfetta, ma anche perché la sua sensibilità matura e cresce la sua comprensione dell’autore. Noi praticanti di taichichuan, invece, tendiamo a credere che una lezione a settimana sia sufficiente: come se si trattasse solo di imparare il giusto movimento o, al massimo, la sequenza della forma – e di ricordarla correttamente. […]

STORIE DI TAICHI: camminando come Joyce

Negli anni ho imparato una cosa: quando arrivo ad avere la sensazione di non capire più niente, di solito è perché sto per capire qualcosa in più. Questo è fondamentale per mantenere la calma. Di fatto, a me la forza piace. Questo deriva probabilmente da svariati retaggi culturali, siano essi morali, etici o estetici. La sostanza non cambia: la forza mi piace. Il mio è un approccio “atletico” al taijiquan: se non sudo, se non mi stanco, se le gambe non fanno male, credo di non aver lavorato abbastanza. Affrontare le difficoltà della pratica con determinazione, normalmente, si traduce per […]