Proseguono gli stage di stagione della scuola. Lo stage d’inverno è focalizzato sulla terza parte della Forma 108, apprezzata dagli stagisti per la sua bellezza e la sua varietà.
Qui pubblichiamo qualche foto, con la solita avvertenza: nessuna fotografia può rendere la bellezza dei movimenti, l’elasticità degli allievi, la fatica delle ripetizioni, l’impegno e la concentrazione profusi sia dagli stagisti che dal maestro.
In fondo alla pagina trovate la riflessione che un allievo ha gentilmente condiviso con noi.
Dopo 8 anni, il motivo per cui pratico il taijiquan è rimasto lo stesso che mi ha incuriosito la prima volta: gesti densi e fluidi allo stesso tempo. Che fosse una cosa non logica l’ho capito dopo; resta il fatto che quel motivo, benché evoluto e declinato nel tempo in molteplici contesti e simboli, è ancora ciò che io conosco della nostra pratica, dunque ciò che vedo.
Due modi di leggere questa cosa secondo me. Il primo: “beh, sono ancora qui?” Il secondo: “beh, sono ancora qui”. Nel mio piccolo, mi va bene in entrambi i casi.
Luca C.
